Carissimi/e,

il gruppo M.I. di Ancona vuole condividere con tutti voi la Via Crucis per prepararci insieme alla Pasqua del Signore.

Vi inserisco lo schema della preghiera.

Buon cammino quaresimale a tutti voi.

VIA CRUCIS

 

In questo momento di preghiera , accanto alla Santa Madre di Dio, vogliamo avvicinarci a Gesù lungo il percorso della Via Crucis rivolgendo uno sguardo personale e insieme comunitario alla Croce di Cristo , lasciandoci condurre dalle parole dei nostri pastori.

 

Canto:         Nostra gloria è a croce Cristo

 Via Crucis con Maria

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

1° stazione

Gesù è condannato a morte

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Gv.19,1-5

Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano: “Salve, re dei Giudei!”. E gli davano schiaffi. Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: “Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui colpa alcuna. Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: “Ecco l’uomo!”.

 

“Eterna è la sua misericordia” (Sal. 136). Prima della passione Gesù ha pregato con questo salmo della misericordia. Lo attesta l’evangelista Matteo quando dice che « dopo aver cantato l’inno » (26,30), Gesù con i discepoli uscirono verso il monte degli ulivi.   (Misericordiae Vultus n°7)

 

Preghiamo

Vergine Addolorata, per il dolore che hai provato nel vedere giudicato il giudice dei vivi e dei morti e condannato a morte l’autore della vita, perdonami se anch’io con i miei peccati, ho gridato “Crocifiggilo” e concedimi di meritare la misericordia del tuo Figlio non giudicando mai il prossimo.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

 

2° stazione

Gesù è caricato della croce

 

Ti adoriamo cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Gv:19,17

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota.

 

(Da M.V. n°10)

L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole. La Chiesa « vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia ».

 

Preghiamo

Maria, per l’amore con cui Gesù ha abbracciato la sua croce, ti chiedo di saper abbracciare la mia croce per amor suo.

 

Santa madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

3a stazione

Gesù cade sotto il peso della croce

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo

Perché con la tua santa croce…

 

Gv. 14,12

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

 

(Da E.G.288)

“Vi è uno stile mariano nell’attività evangelizzatrice della Chiesa: Perché ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. In lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti. Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio perché ha “rovesciato i potenti dai troni” e “ha rimandato i ricchi a mani vuote” (Lc1,52-53) è la stessa che assicura calore domestico alla nostra ricerca di giustizia”.

 

Preghiamo

Madre addolorata, che tanto hai sofferto nel non poter rialzare il tuo Figlio nella sua caduta, aiutami a risollevarmi dalle mie colpe e dalla mia tiepidezza.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

4° stazione

Gesù incontra sua Madre

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Lc.2,34-35

Simeone (…) a Maria, sua madre disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione-e anche a te una spada trafiggerà l’anima-, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”.

 

(Da E.G. 286)

“Maria è colei che sa trasformare una grotta per animali nella casa di Gesù, con alcune povere fasce e una montagna di tenerezza. Lei è la piccola serva del Padre che trasalisce di gioia nella lode. E’ l’amica sempre attenta perché non venga a mancare il vino nella nostra vita. E’ colei che ha il cuore trafitto dalla spada, che comprende tutte le pene. Quale madre di tutti, è segno di speranza per i popoli che soffrono i dolori del parto finché non germogli la giustizia”.

 

Preghiamo

Maria, per il dolore che riempiva il tuo cuore materno nell’incontrare Gesù in quell’orribile stato, fa che io non cerchi mai di sfuggire il suo sguardo e sappi andargli incontro fiducioso nella sua misericordia.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

5° stazione

Il cireneo aiuta Gesù a portare la croce

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Mc 15,21

Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo.

 

(Da M.V. n° 18)

Nella Quaresima di questo Anno Santo ho l’intenzione di inviare i Missionari della Misericordia. Saranno un segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede. Saranno sacerdoti a cui darò l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica, perché sia resa evidente l’ampiezza del loro mandato. Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono…. I missionari vivano questa chiamata sapendo di poter fissare lo sguardo su Gesù, « sommo sacerdote misericordioso e degno di fede » (Eb 2,17).

 

Preghiamo

Vergine Addolorata, per il conforto che hai provato vedendo Gesù aiutato dal cireneo, aiutami a portare la mia croce in spirito di riparazione e a condividere con amore il peso della croce che mi sta accanto.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

6a stazione

Una donna asciuga il volto di Gesù

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Is. 53,2-3

Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

 

Da L’Icona del Cristo di San Damiano (Marc Picard OFM Cap)

“Se osserviamo il volto del Cristo di San Damiano, vediamo che esso è leggermente velato: come la gloria del Signore “era un tempo velata dalla nube” (Es. 24,16), ora essa è velata dalla stessa umanità di Gesù. San Paolo chiama anche “il velo” la carne di Gesù. (Eb.10,20)

Durante la Trasfigurazione il velo è stato in qualche modo tolto e la gloria di Gesù si è manifestata…Solo Pietro, Giacomo e Giovanni videro la sua gloria. Il privilegio riservato a questi tre discepoli viene esteso dal vangelo di Giovanni, in modo molto realistico, a tutti i credenti. Per Giovanni infatti, ogni vero credente è già in presenza della gloria di Gesù. Così Egli dice a Marta: “Se tu credi, vedrai la gloria di Dio” (Gv. 11,40)

 

Preghiamo

Maria, hai gioito per quella donna che ha asciugato il volto del tuo figlio e ne ha ricevuto l’immagine come ricompensa, scolpisci in me i lineamenti di Gesù, affinché il Padre possa riconoscermi come suo fratello e figlio tuo.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

7° stazione

Gesù cade ancora sotto il peso della croce

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

1 Pt 2,24

Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia, dalle sue piaghe siete stati guariti.

 

Da Preghiamo con San Massimiliano Kolbe (Szweda)

“Il 2 maggio 1941 Padre Kolbe venne condotto ad Auschwitz. “I nuovi arrivati” furono portati al cosiddetto comando “Babice”. Insieme “agli altri prigionieri dissotterravano i tronchi e tagliavano gli alberi che poi venivano usati per costruire steccati interno ai campi paludosi. Il lavoro veniva fatto di corsa. Era veramente una Via Crucis. Soprattutto una volta fu terribile per Padre Kolbe. Krott (il kapò del comando) caricò la schiena di Kolbe con i rami più pesanti e poi gli ordinò di correre. Quando il sacerdote cadde, Krott gli diede senza pietà dei calci nella faccia e nello stomaco, gridando:” Non vuoi lavorare, pelandrone! Ti farò vedere io cosa vuol dire lavorare!” Ordinò a Kolbe di distendersi su un tronco. Poi, tra tutte le guardie Krott scelse quelle più forti per dare a Kolbe cinquanta frustate. Dopo averle ricevute, Kolbe fu incapace di muoversi. Così Krott lo gettò nel fango e gettò sopra di lui i rami”.

 

Preghiamo

Vergine Addolorata, che hai visto Gesù cadere per una seconda volta, concedimi di detestare il peccato, di avere pazienza nella contrarietà e tanta comprensione verso chi sbaglia.

 

Santa Madre deh!Voi fate…

Padre Nostro

 

8a stazione

Gesù incontra le donne

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Lc 23,27-28

Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà:” Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”.

 

Giovanni Paolo II – Varcare la soglia della speranza (33)

“…Vorrei richiamare ancora l’attenzione su un aspetto del culto mariano: Tale culto non è solo una forma di devozione o di pietà, ma anche un atteggiamento. Un atteggiamento nei riguardi della donna come tale. Se il nostro secolo è, nelle società liberali, caratterizzato da un crescente femminismo, si può supporre che questo orientamento sia una reazione alla mancanza del rispetto dovuto a ogni donna. Tutto ciò che scrissi sul tema, nella Mulieris dignitatem, lo portavo in me sin da molto giovane, in un certo senso dall’infanzia. Forse influì su di me anche il clima dell’epoca in cui venni educato, caratterizzato da grande rispetto e considerazione per la donna, specialmente la donna-madre. Penso che un certo femminismo contemporaneo trovi le sue radici proprio qui, nell’assenza di vero rispetto per la donna. La verità rivelata sulla donna è un’altra. Il rispetto per la donna, lo stupore per il mistero della femminilità, infine l’amore sponsale di Dio stesso e di Cristo quale si esprime nella redenzione, sono tutti elementi della fede e della vita della Chiesa che non sono mai stati completamente assenti. Lo testimonia una ricca tradizione di usi e costumi che, purtroppo, oggi è sottoposta a un preoccupante degrado”.

 

Preghiamo

Vergine Addolorata, per quelle parole di verità che Gesù ha rivolto alle donne di Gerusalemme, concedimi di guardare sempre a Lui con amore e di avere sempre presente la mia povertà e il bisogno di una continua conversione.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

 

 

 

9° stazione

Gesù è spogliato delle vesti

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Gv.19,23-24

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti -una per ciascun soldato- e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo: Perciò dissero tra loro: ”Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca”. Così si compiva la Scrittura, che dice: – Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte – . E i soldati fecero così.

 

Da Scritti di San Francesco –Lettera a tutti i fedeli-

“Sono veramente fortunati e benedetti da Dio gli uomini e le donne che rimangono fedeli al proposito di amare il Signore con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze e amare il loro prossimo come se stessi, che lottano contro il proprio io con i suoi vizi e i suoi peccati; che ricevono il corpo e il sangue del Signore nostro Gesù Cristo e dimostrano con le opere la sincerità della loro adesione a Dio”.

 

Preghiamo

Madre, per il dolore che hai provato vedendo Gesù spogliato di quelle vesti che tu stessa gli avevi intessuto, spogliami delle mie cattive abitudini, da ciò che non piace a Lui e rivestimi delle tue virtù.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

10° stazione

Gesù è inchiodato alla croce

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Gv.19,17-18

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo.

 

Dagli scritti di Padre Faccenda

Il Golgota resterà il segno della vittoria della luce sulle tenebre, della vita sulla

morte, resterà il luogo dell’amore. Auschwitz, “il Golgota dei tempi moderni” ricorderà alle nuove generazioni non solo le atrocità, ma anche i valori intramontabili della pace e della dignità umana grazie a un uomo che, in mezzo a tanta oscurità e miseria, continua a far brillare una luce, avendo offerto la sua vita per la vita di un fratello.

 

Preghiamo

Maria, che con il cuore infranto hai contemplato il tuo figlio crocifisso, donami una coscienza viva del mio peccato e la forza di scegliere sempre quello che Lui vuole da me.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

11a stazione

Gesù muore in croce

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Lc 23,44-46

Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.

 

Francesco, mistico del Crocifisso, ai fedeli di Assisi insegna: “Volontà del Padre fu che il Figlio, benedetto e glorioso, dato a noi e nato per noi, si offrisse nel proprio sangue, come sacrificio e vittima sull’altare della croce…lasciandoci esempio, perché ne seguissimo le orme. Perciò lo riceviamo con cuore puro e casto”.

Egli apprese la totale oblazione di sé alla Croce e al Crocifisso; capì che il Calvario non è finito, ma si prolunga e si rinnova in offerta d’amore e sofferenza per quanti si lasciano attirare dal divino patibolo del Maestro e Redentore.

Nel cantico delle creature esclama:””Laudato sii, mio Signore, per quelli che sostengono infirmitate et tribolatione… da te saranno incoronati”.

 

Preghiamo

Vergine Addolorata, che ti sei fatta “uno” con il tuo Figlio, fino alla croce, e sotto quella croce sei diventata mia madre, fa che io non renda mai inutile per me il sacrificio di Cristo, e unito a Lui possa essere strumento di salvezza per i fratelli.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

12° stazione

Gesù è deposto dalla croce

 

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo!

Perché con la tua santa croce…

 

Mc 15, 42-46

Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro.

 

(Borgowiec)

“Al medico Francesco Wlodarski fu riferito da un paziente nazista, il capo del bunker della fame con cui mantenne buoni rapporti, che Kolbe era “un trauma psichico, uno shock” per le SS che dovevano sostenere il suo sguardo: uno sguardo affamato non di pane, ma di desiderio di liberarli dal male.

Padre Kolbe non chiedeva niente e non si lamentava mai.

Guardava direttamente negli occhi, con intensità, coloro che entravano nella cella. Quegli occhi, i suoi, che erano stati sempre così incredibilmente penetranti. Gli uomini delle SS non potevano sostenere il suo sguardo e sbraitavano: “Guarda il pavimento non noi!”

 

Preghiamo

Maria, che hai visto Gesù scomparire nel sepolcro, tieni sempre viva la mia fede, il mio amore e la mia speranza, affinché con Lui io possa risorgere creatura nuova, in questa vita e nell’eternità.

 

Santa Madre deh! Voi fate…

Padre Nostro

 

 

 

 

 

 

 

 

O Signore, la tua Croce ci svela

Il mistero del nostro peccato:

Tu, l’innocente, sei entrato nella storia

che noi abbiamo fatto marcire

con il nostro orgoglio diventato sfida,

egoismo, odio, violenza.

 

Tu hai sofferto la passione

di tutta la storia dell’umanità

per rivelarci il dramma della libertà

che, staccandosi da Dio,

sperimenta l’amarezza della fuga

dalla Pace, dalla Luce, dall’Amore.

 

Ma la Croce, o Signore Gesù,

soprattutto rivela il mistero del Tuo Amore

che è più forte dei nostri peccati

più tenace delle nostre ribellioni,

più potente della nostra vuota potenza.

 

O Gesù Crocifisso, Tu sei la Speranza,

che attraversa i contorti percorsi

dell’uomo di ogni tempo!

O Gesù Crocifisso, Tu sei la certezza

Che Dio ci ama irrevocabilmente!

 

O Gesù Crocifisso, le ferite ancora vive

Del Tuo amore e della tua bontà ci fanno esclamare con umile fiducia: “Abbi pietà di noi peccatori” (Lc 18,13)

“Ricordati di noi nel tuo regno” (Lc23,42)

Amen.