Il vero programma della ‘Milizia dell’Immacolata è la consacrazione

In passato si parlava di Maria ma sempre come una realtà a se stante, non La si collocava accanto a Gesù, quindi la consacrazione, per un certo periodo, è stata vista con molto sospetto come una “pietra d’inciampo”. Lo Spirito Santo attraverso la consacrazione ci apre un orizzonte, ci fa capire che sono figlio di Dio. Quando lo Spirito scende, c’è Maria nel Cenacolo con loro, e questa presenza è molto significativa, è ancora Lei che riallaccia tutto il senso della storia della salvezza come collaboratrice di Gesù, ed è Lei che riceve la pienezza dello Spirito Santo, perché è Sposa dello Spirito Santo. Massimiliano Kolbe ci ha detto: «Più veneri Maria, più veneri lo Spirito Santo; più veneri lo Spirito Santo più veneri Maria», cioè è Lei che praticamente ci aiuta a capire la pienezza dello Spirito Santo, è Lei che ci aiuta a capire il senso della nostra consacrazione come dono e come risposta. – La prima condizione per appartenere alla Milizia dell’Immacolata: “offerta totale di se stesso alla Beata Vergine Maria Immacolata, come strumento nelle sue mani immacolate”.

La consacrazione all’Immacolata

In San Massimiliano, il senso di consacrazione è reso ancor più trasparente e ci appropriamo di questo “testamento” che Padre Kolbe ha suggellato con la sua vita, rendendola ancora più sacra e viviamo senza equivoci, senza distorsioni mentali, l’importante che sia una risposta, sempre più grande, sempre più piena all’iniziativa di Dio. La M.I. questa risposta riesce a darla attraverso la consacrazione a Maria. Identificare, inoltre il concetto di consacrazione con il concetto di missione, perché un milite non deve sentirsi ‘consacrato’ e basta, ma deve continuamente e costantemente essere in missione, come lo era Gesù e Maria. Lei, in attesa del Salvatore, si è messa al servizio e corre da sua cugina, perciò il fine della consacrazione è la missione che ognuno attuerà in base alle iniziative e all’aiuto che Maria potrà dare. Kolbe dice: «Pregheremo insieme perché la Madonna ci indichi quale strada dobbiamo precorrere per avere anche coraggio e andare avanti», è importante che ognuno nell’ambito della propria missione, attraverso creatività, coraggio trovare gli spazi e il modo di esprimersi. In proposito, padre Kolbe si domandava: «soprattutto in questi tempi, Dio susciterà delle persone, le quali, per mezzo di una devozione particolare verso la ss. Vergine, santificheranno se stessi e non solo opporranno resistenza agli accaniti nemici di Dio, ma spazzeranno via dalla faccia della terra le eresie, le idolatrie, le empietà, edificheranno il tempio del vero Dio e sproneranno tutti alla vera devozione verso la Madre di Dio. Non è questo lo scopo di tutti i militi dell’Immacolata?» [SK 1129]. Per fare la consacrazione ci vuole un minino di preparazione, una conoscenza, in cui si scopre veramente la propria chiamata e dove si realizza la vocazione cristiana con l’aiuto di Maria, tenendo presente che Maria, non è un ostacolo, ma è una “facilitazione”. Maria è Colei che più di ogni altra creatura può farci conoscere Gesù, perché l’obiettivo è Gesù Cristo, ed è la nostra vocazione cristiana. Il Papa in un’espressione del suo messaggio, dice: «La vocazione cristiana è incontrare Cristo amarlo e farlo amare». Qui troviamo la nostra dimensione personale e missionaria. Chi può aiutarci ad incontrare Gesù Cristo?, solo l’Immacolata, perché chi più di Lei, ci aiuta a farlo amare?. Secondo le indicazioni di Padre Kolbe, nella M.I. la consacrazione può essere vissuta in tre modi:

  1. singolarmente e spontaneamente, secondo lo Statuto originale redatto dal Fondatore medesimo: MI di 1° grado;
  2. in forma associativa, a norma dell’art. 1 dello Statuto generale: MI di 2° grado;
  3. in maniera totale e incondizionata, in organismi legittimamente autonomi, dediti in maniera esclusiva alla causa dell’Immacolata: MI di 3° grado. (Es. Istituti di religiosi ecc..)

Tutta la passione apostolica di San Massimiliano Kolbe il quale dice: «Noi non possiamo assolutamente riposare perché dobbiamo essere “consumati” da questa passione, cioè far incontrare l’uomo con Gesù Cristo», è questa l’attualità della Milizia dell’Immacolata nel suo contesto più vero e più autentico. Il male oggi, vuol dire “allontanamento da Dio” e come milite, si deve far di tutto, perché la tua missione è quella di portare l’uomo a Dio. Solo Maria può aiutarci: è questa l’anima della MI.

Il ruolo della Milizia dell’Immacolta

La Milizia dell’Immacolata diventa sempre più attuale, più i tempi diventano difficili, più in questo contesto va collocato il concetto di consacrazione, cioè la partecipazione e la collaborazione con Lei. La preghiera quotidiana è un “collaborare con Maria”, in quanto Lei è la prima Collaboratrice con Dio e con Gesù. La Sua consacrazione è quella di essere Madre e Corredentrice, quindi dare vita al Figlio ma nello stesso tempo, partecipare con il Figlio all’opera della Salvezza. Anche i discepoli sono consacrati per partecipare a questa missione e per questo che il milite si consacra. La consacrazione del milite diventa significativa e più ci si consacra e più diventa preso dalla “passione del Regno di Dio”.

Atto di consacrazione solenne (di S. Massimiliano Maria Kolbe)

O Immacolata, Regina del Cielo e della terra,
Rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima,
cui Dio volle affidare l’intera economia della Misericordia,
io [dire il proprio nome], indegno peccatore, mi prostro ai Tuoi piedi,
supplicandoTi umilmente di volermi accettare
tutto e completamente come cosa e proprietà Tua,
e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo,
di tutta la mia vita, morte ed eternità.

Dispone pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva,
per compiere ciò che è stato detto di Te:
«Ella Ti schiaccerà il Capo» (Gn 3,15), come pure:
«Tu sola hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero» (Lit.),
affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime
io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare
il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti
e per estendere in tal modo, quanto più è possibile,
il benedetto Regno del SS. Cuore di Gesù.

Dove Tu entri, infatti ottieni la grazia della conversione e santificazione,
poiché ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani,
dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.

V. – Concedimi di lodarTi, o Vergine Santissima.
R. – Dammi forza contro i Tuoi nemici. (SK 1331)