Aiutare gli altri a confessarsi

SK 61 – L’Immacolata manda certe anime oneste, veri Militi, le quali, con un pizzico di furbizia ne conducono altre al confessionale. Una volta, una persona venne da me mentre stavo in confessionale e, indicandomene un’altra, mi disse: «Quella vorrebbe confessarsi, ma si vergogna». Evidentemente, poi, mi è bastato fare “amabilmente” un cenno con la mano, perché quella si avvicinasse ed incominciasse la confessione.

Condizioni

SK 963 – Condizioni per la s. Confessione:

  1. esame di coscienza,
  2. dolore dei peccati,
  3. fermo proposito di emendamento,
  4. confessione sincera,
  5. riparazione a Dio e al prossimo.

L’esame di coscienza non deve essere lungo. La cosa più importante è il dolore dei peccati. Esso dipende unicamente dalla volontà. Anche se non c’è affatto il dolore sensibile, il dolore della volontà è sufficiente e cancella perfino i peccati mortali. Se si vuole averlo, è già un dolore buono. Allo stesso modo, anche le altre pratiche di pietà, la meditazione, ecc., dipendono unicamente dalla volontà (benché anche i sentimenti siano di aiuto); quando si è nelle aridità, perciò, non bisogna perdere la pace, poiché la gioia è di valido aiuto per il progresso. È necessario solo voler sinceramente compiere la Volontà di Dio.
Durante la confessione manifesta solamente i peccati (satana, infatti, vuole il contrario). Il dolore perfetto, che proviene dall’amore, cancella anche i peccati mortali. Suscitalo spesso, durante le visite al Ss. Sacramento, prima della s. Comunione. Suscitandolo sovente acquisterai facilità nel ridestarlo in te. Fa un vero proposito di emendamento. La penitenza è interiore ed esterna. La penitenza più gradita a Dio è la vita comune, vale a dire l’obbedienza, la fedeltà alla regola; le altre Dio le gradisce solamente in quanto sono subordinate ad essa. Una cosa buona è la confessione che abbraccia un certo periodo di tempo, allo scopo di rafforzare il proposito di emendamento.

Dona grazie abbondanti

SK 962 – Non rimanere in peccato neppure per un minuto, ma riconciliati con Dio. Almeno una volta all’anno è indispensabile esaminare la propria casa con un corso di esercizi spirituali, per vedere se da qualche parte vi sono delle incrinature, anche se ogni giorno spazzi la tua cella mediante l’esame di coscienza, la meditazione e ogni settimana la lavi con la confessione. Iddio concederà grazie in abbondanza.

SK 1245 – Le anime consacrate a Lei in modo tutto particolare rinnovano in quel giorno la loro donazione a Lei, perciò anche i membri della Milizia dell’Immacolata, dopo la s. confessione e comunione ripetono il loro atto di consacrazione, e per tale rinnovazione lucrano l’indulgenza plenaria, vale a dire la remissione di tutte le pene che, dopo il perdono della colpa, si dovrebbero scontare ancora in questa terra, oppure dopo la morte, in purgatorio.

SK 1334 – In caso di caduta, offriti subito a Lei insieme con l’intera faccenda della tua caduta e invoca il perdono: “Cara Mammina, perdonami e impetrami il perdono presso Gesù”. Cerca di compiere l’azione successiva in modo da procurare il maggior piacere possibile a Lei e a Gesù e sìi certo che questo atto di amore annullerà completamente quella colpa. Nella prima confessione che farai accuserai questa caduta, tuttavia Ella, Gesù e il Padre non la ricordano più già da tempo.

Sacramento

SK 892 – Cerchiamo di non desistere dall’attività missionaria della conquista dei cuori a Lei. Preghiamo affinché si dilati la Sua sovranità nelle anime; offriamo a tale scopo le nostre afflizioni, i nostri dispiaceri, e impegniamoci a far sì che Ella sia soprattutto contenta di noi. Riusciremo ad ottenere questo, se la nostra coscienza sarà sempre pura. Conserviamo attentamente l’immacolata purezza della coscienza e qualora essa si dovesse macchiare, cerchiamo di purificarla al più presto possibile.
Un solo atto di amore perfetto fa rinascere l’anima; serviamoci sovente di questo mezzo. In pratica esso non è tanto difficile, perché l’essenza di tale atto è l’amore pronto al sacrificio; cerchiamo di piacere a Lei pagando di persona, senza preoccuparci della ricompensa o della punizione.

SK 1134 – Mediante il sacramento della s. confessione i meriti infiniti della passione di Gesù riparano l’oltraggio in modo rigoroso e totale. Pertanto, chi non vuole trarre vantaggio dal preziosissimo Sangue dell’Uomo-Dio, non sarà capace, in quanto creatura limitata, di offrire una soddisfazione infinita durante questa vita: dovrà farlo, quindi, dopo la morte soffrendo per un tempo infinito, cioè eternamente. Ciò esige la ragione.