Domenica 22 Marzo 2015 dalle ore 15:00 presso la Parrocchia San Facondino di Sassoferrato Borgo si svolgerà il Pomeriggio Mariano organizzato dalle M.I. che rientrano nell’area della Vallesina. Più precisamente stiamo parlando della M.I. Castelferretti, M.I. Jesi, M.I. Montecarotto, M.I. Montemarciano, M.I. Ostravetere, M.I. Sassoferrato.
In allegato troverete il programma del Pomeriggio.
Non mancate!!
Vi allego la relazione del Pomeriggio Mariano.
POMERIGGIO MARIANO-AREA VALLESINA
Sassoferrato 22 Marzo 2015
Oggi, Domenica 22 Marzo 2015 alle ore 15.30, c/o la sala dell’ex cinema di Sassoferrato si è tenuto il Pomeriggio Mariano dell’Area Zonale della Vallesina, la quale comprende i gruppi di: Jesi, Macine/Montecarotto, Marina e Montemarciano, Ostravetere, Castelferretti e Sassoferrato.
All’incontro hanno partecipato l’Assistente Regionale p. Sergio Cognigni, il Presidente Regionale Giovanni Gentilini, la Segretaria Regionale Simona Sampaolesi, il Delegato Zonale Massimo Bravi, la Missionaria dell’Immacolata P. Kolbe Emanuela Sponda e vari rappresentanti dei gruppi appartenenti all’Area della Vallesina.
In totale sono state presenti 60 persone circa.
Il pomeriggio si è aperto con i saluti del Responsabile del gruppo MI di Sassoferrato Silvio Sabbatini e dei membri del Consiglio Regionale.
Terminati i saluti e la presentazione della giornata è intervenuta la Missionaria Emanuela Sponda, la quale ha esposto la sua relazione sul tema “ Maria ci chiama a essere luce che illumina le tenebre”.
La nostra missione è quella di portare la luce… di essere luce.
Emanuela ha cercato di illustrarci questo tema rivisitando i Misteri della Luce del Santo Rosario, i quali ci rivelano come Gesù si manifesta come luce del mondo.
Lo stesso Papa Francesco ci ricorda che noi non abbiamo una missione, ma siamo missione.
Qual è la missione?
La nostra missione è quella di illuminare, vivificare, sollevare, benedire, guarire e liberare il nostro prossimo.
ESSERE CON GLI ALTRI PER GLI ALTRI.
Partiamo con i misteri della luce:
1° il Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano.
Gesù nel Giordano si fa solidale con tutti, si mette in fila con gli altri. Se vogliamo essere luce dobbiamo sentirci popolo, essere in mezzi agli altri. Se vogliamo sollevare l’altro dobbiamo camminare con il suo passo.
La missione è un DONO, non un dovere, è un riscoprire che prima di tutto siamo stati amati noi.
Papa Francesco ci ricorda che non si può escludere nessuno da questa missione. Ogni persona è sacra a Dio. Se riusciamo a fare una minima cosa all’altro che lo faccia stare bene, questo dà senso e giustifica il nostro essere nel mondo.
2° Le nozze di Cana.
Qui possiamo vedere la presenza straordinaria di Maria, la quale intercede per noi.
Gesù compie un miracolo in un contesto di gioia, Maria intercede perché ci sia gioia.
Maria intuisce, vede, compie e ci riconduce alla luce.
Papa Francesco dice che il vero evangelizzatore è innamorato di Dio e di Cristo; possiamo portare la luce solo se viviamo per primi nella luce.
Maria è la donna premurosa, presente, tenera.
Kolbe diceva che noi dobbiamo essere Lei, in modo che tutto ciò che siamo e facciamo parli di Lei.
3° Predicazione del Regno e invito alla conversione.
La luce ha la capacità di irradiarsi. Gesù parlava del suo Regno attraverso le opere che faceva.
La luce di Cristo è in mezzo a noi, dobbiamo solo imparare a riconoscerla.
Papa Francesco dice che il cristiano deve essere luce… la luce irradia tutti nessuno ne è escluso, per questo Gesù ci chiama a rispettare tutti.
4° La trasfigurazione sul monte Tabor.
Il monte della trasfigurazione è il simbolo della preghiera. Noi possiamo essere luce e portare la luce solo se viviamo nella preghiera, la quale ci dona forza, discernimento e amore. Ci insegna a donarci per la missione, senza se e senza ma… completamente come ha fatto Cristo.
5° Gesù dona se stesso.
Gesù ci chiede di fare questo anche a noi.
Essere luce significa consumarsi per donare la luce e per donare tutto se stessi. Ci chiede di “morire a noi stessi, ai nostri desideri”, per essere luce e per aprirci, donandoci, all’altro.
Kolbe ci dice di divenire strumenti nelle mani dell’Immacolata, la quale ci aiuta a modellarci a immagine del Figlio suo per essere capaci di portare la luce nel mondo.
L’invito per tutti noi è quello di vivere per primi l’amore di Cristo e la sua luce, per poi essere capaci di rifletterla nel mondo e alle persone che Lui ci farà incontrare nel nostro cammino. Non dobbiamo avere paura perché abbiamo una Madre tenera che ci conduce per mano durante tutta la nostra vita terrena, e non solo, per essere portatori della luce divina.
Terminata la catechesi, c’è stato un breve momento di convivialità, poi ci siamo recati nella Chiesa del Borgo per vivere un momento di adorazione Eucaristica e per la Celebrazione della Santa Messa, dove nell’omelia, il celebrante, ha sottolineato che siamo chiamati, in tutte le cose che viviamo nella nostra quotidianità, ad essere immagine di Cristo, a donare la nostra vita per amore come ha fatto Gesù.
Alla fine ci siamo salutati tutti e augurati una Buona Pasqua… che sia di luce e resurrezione per tutti.
Segretaria Regionale MI-Marche