Oggi, Domenica 03 Marzo 2024, la Milizia dell’Immacolata delle Marche si è riunita a Loreto c/o la struttura dei Salesiani per vivere una giornata di formazione attraverso la modalità del Bibliodramma.

La giornata è iniziata con la celebrazione Eucaristica presieduta da p. Benone Butacu Assistente Regionale della MI delle Marche e concelebrata da p. Roberto Brunelli Assistente locale della MI di San Benedetto del Tronto.

Nell’Omelia tratta dal Vangelo di Giovanni cap. 2, 13-25 , p. Benone sottolinea che siamo tutti chiamati alla conversione del cuore, attraverso la quale possiamo imparare a vivere in comunione con Dio e con i fratelli.

Il Tempio è il luogo in cui l’uomo incontra Dio e non si può ridurre lo stesso ad un luogo di mercato … spesso noi trasformiamo la casa di Dio in un luogo dove barattiamo con Lui per poter ottenere ciò che desideriamo.

Noi dobbiamo tenere a mente due cose:

  1. Il Signore non si può comprare;
  2. Il nostro corpo è un tempio dello Spirito Santo e noi dobbiamo vederlo in ogni nostro fratello, rispettandoci.

Dio ci ama e il Suo amore è per tutti, senza nessuna distinzione. Noi siamo chiamati ad essere testimoni credibili … doniamo questo amore ricevuto gratuitamente al nostro prossimo.

Terminata la Santa Messa, la Presidente Regionale Simona Sampaolesi saluta tutti i presenti, n tutto sono stati presenti 74 militi circa.

Successivamente, la Presidente Regionale ha letto una lettera per augurare un buon compleanno a p. Benone Butacu cercando di esprimere i sentimenti presenti nel cuore di tutti i militi che lo hanno conosciuto:

Confida nel Signore e fa’ il bene; abita la terra e vivi con fede. Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. (Salmo 37, vv.3-4)

Il regalo è nel nostro affetto per te, caro p. Benone. Il Signore continui a benedire la tua vita e attraverso te, continui a benedire la nostra Associazione della Milizia dell’Immacolata delle Marche. Maria Immacolata ci traccia il cammino vero una vita bella e fraterna.

Tu sei un augurio per tutti noi perché fai della generosità il distintivo che ti rende riconoscibile. Chi è capace di offrire quel che è e ciò che ha, in maniera abituale, possiede la vita in pienezza, e per questo ne può fare dono. Come il Cristo risuscitato, che ogni volta che si manifesta ai suoi discepoli dice loro: “Pace a voi!” Il suo non è un augurio ma un dono. Chi dona pace non solo comunica gioia, ma arricchisce la vita propria e quella di chi gli vive accanto.

Ti vogliamo bene padre Benone e innalziamo al cielo una lode di gratitudine e di gioia per questo cammino comunitario che lungo il percorso trova, alle volte dei tratti accidentati che, con l’umiltà di Maria Santissima percorriamo con la speranza della Croce di Cristo che ci conduce ad una luminosa Risurrezione.

Buon compleanno!

Un grande abbraccio.

La tua famiglia della MI delle Marche

 

A questo punto ci siamo riuniti in aula per vivere il lavoro sulla Parola attraverso il Bibliodramma animato da Massimo Sangiuliano, incentrato sul passo biblico di Giovanni cap. 19, 23-30.

L’attività è stata molto intensa e profonda, in quanto siamo stati chiamati a immedesimarci sulla figura di Giovanni il discepolo amato e Maria, entrambi sotto la Croce e consegnati uno alla cura dell’altro da Gesù.

Nel pomeriggio p. Benone Butacu ha elaborato una Lectio Divina sempre sul brano evangelico sopra nominato.

Egli asserisce che la Parola di Dio va meditata, presa nel cuore e metabolizzata per farla nostra, ma per fare questo è importante contestualizzarla.

Nel brano di Giovanni cap. 19 si parla della Croce momento culminante della vita di Cristo.

Gesù muore in Croce per il grande amore che prova per ciascuno di noi ed è il segno tangibile dell’amore di Dio per l’umanità.

Maria che sta sotto la Croce vive il momento … chiediamoci “Cosa sento in questo momento sotto la Croce?”. Gesù si fa spogliare della Sua dignità per il nostro bene. Ella sta sotto la Croce, non scappa ma serba tutto nel suo cuore.

Cristo sulla Croce ci dona:

  • La Madre;
  • La Chiesa;
  • I Sacramenti ( in particolare Battesimo ed Eucarestia).

Maria accetta … accoglie ciò che vive suo Figlio.

Seguire Gesù significa accogliere.

Gesù ci ama fino a donare la Sua vita per noi, chiediamoci “Quanto crediamo a questo dono d’amore?”.

Di fronte a questo dono possiamo solo dire grazie! Ecco perché nella nostra vita di cristiani l’Eucarestia non ha bisogno di essere sostituita da altre preghiere.

Quando veniamo toccati dalla grazia di Dio non siamo più capaci di dimenticarlo … l’amore non si può spiegare, va vissuto.

Cristo ci ama individualmente e ci dona la Sua madre, così come ha fatto con il discepolo amato che la prese con sé … nella sua casa … nella sua vita.

Gesù sulla Croce ci consegna il Suo Spirito che guida i nostri passi.

Noi come militi chiediamoci “come vivo l’essere totalmente di Maria?”.

La Milizia dell’Immacolata e la Chiesa ci sono solo là dove esiste la comunione e la sinodalità.

In questo brano noi possiamo far emergere tre aspetti importanti:

  1. Accoglienza;
  2. Accettazione;
  3. Eredità.

Chiediamoci come militi “Come viviamo oggi la missione che ci ha lasciato Padre Kolbe? Qual è la mia vera spiritualità?”

Noi siamo chiamati a vivere questa eredità: Maria nostra madre … e questa missione è una vocazione.

Dobbiamo coltivare la nostra spiritualità mariana – kolbiana.

Padre Kolbe ha lasciato un segno perché ha vissuto in modo autentico il suo amore per Maria, oggi il milite è chiamato a vivere il Vangelo e a testimoniare il suo essere di Maria nella vita quotidiana.

L’amore che abbiamo ricevuto da Dio si manifesta attraverso l’amore per il nostro prossimo.

Desidero concludere questa breve relazione con la testimonianza di un nostro milite Valerio Pavani:

 Sia lodato Gesù Cristo.

Un vento nuovo, quello di ieri a Loreto, la Milizia dell’Immacolata delle Marche si è ritrovata, presso i Salesiani per un nuovo corso di formazione .

Particolarmente condiviso l’incontro, dai partecipanti intervenuti che così si sono riabbracciati , in questo inizio di anno , durante la Santa Quaresima.

Degno di nota l’insegnamento che ha  coinvolto l’assemblea , che ha partecipato con attenzione , vorrei quasi dire con desiderio.

Credo a mio parere che il grande protagonista della giornata sia stato lo Spirito Santo.

Una cosa che mi ha colpito è stata durante la Santa Messa, celebrata da padre Benone ; durante la consacrazione e l’elevazione  dell’Ostia e del Calice che sono stati per lungo tempo tenuti in alto , tutti gli occhi dei partecipanti erano fissati sull’Eucarestia.

Non uno sguardo abbassato.

Chissà se in futuro dai nostri volti durante la Santa Messa riusciranno anche a comparire dei sorrisi che lodano e ringraziano Gesù del suo immenso dono.

 In Cristo Gesù vostro fratello.

 

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato a questa formazione … siamo testimoni autentici in ogni luogo dell’amore che abbiamo ricevuto per primi da Dio … diveniamo motivo di conversione delle persone che incontriamo sul nostro cammino.

 

 

Presidente Regionale

Simona Sampaolesi

 

Allegati a questo articolo