Oggi, Domenica 18 Ottobre 2020 alle ore 15.30 c/o la Basilica del Santuario S. Giuseppe da Copertino di Osimo, si è tenuta la consegna del Mandato per l’Anno Associativo 2020-2021, della Milizia dell’Immacolata della Regione Marche.

Una volta salutate affettuosamente tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa, il Presidente Regionale Giovanni Gentilini presenta i gruppi MI ringraziandoli per la loro partecipazione.

In totale sono state presenti circa 100 persone.

Terminate le presentazioni, il Presidente Regionale illustra dettagliatamente il programma dell’anno associativo 2020-2021 con le testuali parole:

“Carissimi Militi, il tema formativo scelto per quest’anno è Non morì, diede la vita. Quest’anno è l’anniversario della nascita di P. Luigi Faccenda, fondatore della famiglia consacrata, Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe. Padre Luigi uomo, sacerdote, un francescano conventuale. Un apostolo e missionario che sentiva l’urgenza dell’annuncio, la gioia di appartenere a Cristo e di conquistare altri al suo amore, e questo con tutti i mezzi possibili: la parola, la predicazione, la catechesi, la stampa, ma soprattutto l’attenzione alla persona concreta, alla storia alla sua vita, che desiderava condurre a Dio attraverso Maria, l’Immacolata. Il 9 ottobre 2005 padre Luigi ci lascia per unirsi a Lei che ha servito con amore fino a spendersi, come il nostro fondatore Massimiliano Maria Kolbe, in fatti aveva fatto suo l’asserzione «lo Spirito non conosce le leggi materiali dell’invecchiamento, ma si evolve senza soste» (san Massimiliano). Voglio riportare le parole della missionaria di padre Kolbe Angela Savastano: – Oggi egli ci consegna la sua fede nella dignità e nella verità dell’uomo, di qualsiasi nazionalità e cultura, vicino o lontano: «La spinta radicale di ogni mia passione, il dinamismo di tutte le mie azioni, è stata la fede nella verità e nella dignità dell’uomo. Ho creduto nell’uomo perché nell’uomo ho visto il riverbero del Dio fatto uomo». Un invito a guardare l’altro, ogni altro, con gli occhi stessi di Dio e a mettersi accanto a lui per fargli scoprire la bellezza e la grandezza del suo essere uomo/donna, del suo essere figlio amato dal Padre che è nei cieli. – Ci riconsegna Maria, la madre che Gesù ci ha donato dalla croce: «Essere Maria, vivere Maria, testimoniare Maria, operare con Maria per la crescita del regno di Dio nel mondo». Ci dice di accoglierla nella nostra vita per vivere la gioia di appartenerle, di somigliarle sempre più, di essere lei in questo nostro tempo, dentro le realtà del mondo che ci è dato di abitare e di trasformare con la perenne novità del vangelo. 2 – Ci chiede di essere uomini e donne capaci di uno sguardo contemplativo sul mondo, per scorgere la presenza di Dio nella trama della storia e degli eventi di ogni giorno: «Vivete nella contemplazione e nell’azione. Non la contemplazione sola, non l’azione sola: ma l’una accanto all’altra, perché nulla si perda nella vigna del Signore». Credenti che sanno vivere il vangelo nella quotidianità, parte viva della grande famiglia umana che in Cristo ritrova orizzonti di vita e di speranza…. come fu per Maria, donna del suo tempo e di ogni tempo. Un altro anniversario è gli 80° della morte di Kolbe, dopo aver rifiutato di prendere la cittadinanza tedesca, visto l’origine del suo cognome, il 17 febbraio 1941 insieme a quattro frati, venne imprigionato. Dopo aver subito maltrattamenti dalle guardie del carcere, indossò un abito civile, perché il saio francescano li adirava moltissimo. Il 28 maggio fu trasferito nel campo di sterminio ad Auschwitz. I suoi quattro confratelli l’avevano preceduto un mese prima; fu messo insieme agli ebrei perché sacerdote, con il numero 16670 e addetto ai lavori più umilianti come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Una testimonianza di un prigioniero ci rivela che: La sua dignità di sacerdote e uomo retto primeggiava fra i prigionieri, un testimone disse: “Kolbe era un principe in mezzo a noi”. Alla fine di luglio fu trasferito al Blocco 14, dove i prigionieri erano addetti alla mietitura nei campi; uno di loro riuscì a fuggire e secondo l’inesorabile legge del campo, dieci prigionieri vennero destinati al bunker della morte. Padre Kolbe si offrì in cambio di uno dei prescelti, un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. La disperazione che s’impadronì di quei poveri disgraziati, venne attenuata e trasformata in preghiera comune, guidata da padre Kolbe e un po’ alla volta essi si rassegnarono alla loro sorte; morirono man mano e le loro voci oranti si ridussero ad un sussurro; dopo 14 giorni non tutti erano morti, rimanevano solo quattro ancora in vita, fra cui padre Massimiliano, allora le SS decisero, che giacché la cosa andava troppo per le lunghe, di abbreviare la loro fine con una iniezione di acido fenico; il francescano martire volontario, tese il braccio dicendo “Ave Maria”, furono le sue ultime parole, era il 14 agosto 1941. Le sue ceneri si mescolarono insieme a quelle di tanti altri condannati, nel forno crematorio. 3 Questo è il curriculum del nostro fondatore, non aver un posto di prestigio, ma l’ultimo posto, l’ultimo posto come Gesù sulla croce. Come Maria che era nel nascondimento. Noi Militi dove siamo? Noi Militi siamo capaci di accettare l’ultimo posto della società? 

Consacrazione

Quest’anno abbiamo difficoltà nel proporre le consacrazioni all’Immacolata a causa della pandemia che continua ad affliggere il nostro paese.Noi Militi siamo chiamati a seguire i suggerimenti che il Governo italiano ci indica, come la Conferenza dei Vescovi ci indica come possiamo fare i nostri incontri in sicurezza, mi vengono in mente le parole di Gesù nel vangelo di Matteo 22,21 “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. Questa frase ci viene in aiuto a riguardo se fare o non fare, ossia come un invito a riconoscere i meriti di ognuno. Anche noi dobbiamo riconoscere le 2 forze! La Chiesa e lo Stato. In questo periodo di pandemia dobbiamo seguire la Cei (rappresenta la Chiesa Italiana) e Lo stato (attraverso il presidente del Consiglio). Quando questi 2 organi sociali ci danno, con i loro documenti ufficiali, le disposizioni per la difesa dell’uomo, dobbiamo seguire le loro indicazioni. C’è una disposizione che fino al 31 gennaio non possiamo fare assembramento, ci limita nelle nostre attività pastorali e propagazione del nostro carisma. Non possiamo fare come negli anni passati nel proporre le catechesi, credo che dobbiamo pregare perché il tutto passi e possiamo nuovamente riprendere il Nostro apostolato.

Spazio Formativo

Nella nostra Associazione un aspetto importante da coltivare è la formazione, sia del milite che delle persone che sono interessate al nostro cammino per conoscere ancora di più il nostro carisma e il Nostro Fondatore (San Massimiliano Maria Kolbe). Queste sono le condizioni basilari per il compimento del mandato kolbiano la conoscenza, la quale può essere raggiunta attraverso le catechesi, i momenti e gli incontri per la preparazione alla Consacrazione all’Immacolata. Condurre le persone a questo percorso formativo, mettendo a disposizione le nostre capacità per far conoscere le basi del nostro cammino di fede è un modo per mettersi al servizio del prossimo. Sottolineo che il Presidente Locale, deve educare i militi del gruppo a partecipare a queste iniziative, a responsabilizzarli ad un cammino di fede, fatto con impegno e consapevolezza. Per quanto concerne i 2 incontri di formazione regionali aperti a tutti i militi, attendiamo di vedere quali sono le disposizioni inerenti all’assembramento per comprendere se è possibile farle e in quali condizioni. 5 Inoltre, proponiamo la Scuola di formazione che sarà coordinata dal Vice Presidente Maria Marta Tonelli e Cinzia Castellani.

 Essa si articola nelle seguenti date:

  • 15 Novembre 2020: Relatore Anna Maria Calzolaro.
  • 21 Febbraio 2021: Relatore padre Renato Colizzi.
  • 18 Aprile 2021: Relatore P. Andrea Patanè.

Il Presidente Regionale informa che la data del 25 Ottobre è stata rinviata a data da destinarsi causa impossibilità di partecipazione da parte del relatore p. Stefano Cecchin.

La sede dove si svolgeranno gli incontri sarà nelle stanze parrocchiali San Francesco alle Scale di Ancona. Il corso è per 30 Persone causa covid-19. 

Spazio Spirituale

L’anno associativo si concluderà con la commemorazione di Padre Kolbe il 14 Luglio 2021 c/o la Santa Casa di Loreto, evento questo, che è stato istituzionalizzato, quindi sarà per tutti noi un appuntamento da ricordare.

Voglio ricordare che il 14 Agosto 2021 sarà 80° anniversario della morte di padre Massimiliano Maria Kolbe e sarebbe bello che ogni Gruppo Locale facesse una cerimonia in ricordo di questo anniversario. 

Rinnovo dei consigli locali

Alcuni sono scaduti da molto tempo, e hanno urgenza di essere rinnovati, altri Centri locali li stiamo contattando per valutare insieme il giorno per  un possibile rinnovo del suo dirfettivo. 

Vi invito, in questo momento particolare per tutti, per i credenti è essenziale l’unità, se ci verrà chiesto ancora un sacrificio a restare in comunione attraverso gli strumenti che ci sono, Tv, WhatsApp, Facebook.

Ringrazio Tutti voi che in questo periodo ci avete sostenuto con la preghiera e standoci vicino.”

 

Prima di concludere Giovanni Gentilini chiede se qualcuno vuole dire o domandare qualcosa. Interviene solamente Anna Susat, Delegato zonale dell’Area Lauretana, per invitare i militi, in occasione dell’80° dalla morte di Padre Kolbe, di presentare nella loro realtà locale, la Mostra di Kolbe. Questa potrebbe essere l’occasione giusta per approfondire e far conoscere la nostra spiritualità e il nostro carisma.

Terminata la Consegna del Mandato abbiamo recitato il Santo Rosario con le meditazioni di Padre Kolbe e, successivamente, si è celebrata la Santa Messa presieduta da p. Sergiu Chelaru Assistente locale del gruppo MI di Osimo.

Nel corso dell’Omelia egli ha ripreso il discorso di Papa Francesco inerente la giornata dedicata alle Missioni, mettendolo in relazione con la vita del nostro fondatore San Massimiliano Maria Kolbe.

Nel discorso Papa Francesco ci ricorda che la missione è la risposta, libera e consapevole, che l’uomo dà di fronte alla chiamata di Dio.

Questa risposta è possibile darla se l’uomo ha una relazione d’amore con Cristo vissuta nella concretezza della propria realtà. Allora domandiamoci: siamo disposti ad aprire il cuore a questa chiamata? Come Maria siamo pronti a servire Dio senza nessuna riserva?

Questo tipo di disponibilità interiore è fondamentale per ogni tipo di chiamata o vocazione che ci viene richiesta da Dio.

La Missione è una risposta, ma oggi qui riuniti per la Consegna del Mandato ci dobbiamo chiedere: questo mandato per noi militi che significato ha?

Esso ci invita a rispondere ogni giorno con il nostro impegno, la nostra presenza agli incontri e alla vita di comunità. Se abbiamo scelto liberamente di essere militi siamo chiamati ad una comunione fraterna sempre!

Tutto ciò che facciamo è un modo per partecipare attivamente alla missione di Cristo.

Padre Kolbe asseriva che dobbiamo lavorare per far sì che tutti diventino santi, ma per fare questo dobbiamo partire da noi stessi.

Essere Santi significa rivolgere se stessi a Dio … tenere sempre fissa la nostra attenzione verso di Lui.

Questi momenti di aggregazione rafforzano il nostro carisma, se ciò non avviene potrebbe dipendere da una formazione superficiale o semplicemente non permettiamo ad essa di interrogarci.

Allora chiediamoci: La mia missione come milite qual è?

Se comprendo la mia chiamata e l’assumo senza riserve, grazie allo Spirito di Dio, porterà frutto. Un milite è chiamato ad avere un cuore generoso, fedele, in caso contrario non va bene, non rispecchia le intenzioni di San Massimiliano e di tutti quei militi che hanno vissuto concretamente la loro vocazione, senza riserve.

Affidiamo a Maria il nostro essere militi per dire il nostro sì ogni giorno!

 

Con queste belle parole e con le buone intenzioni di tutti noi militi, il Presidente Regionale Giovanni Gentilini e il suo Consiglio augura un buon cammino di fede ad ogni gruppo MI, vivendo e rinnovando il proprio Eccomi con amore, gioia e senza alcuna riserva come San Massimiliano Maria Kolbe e l’Immacolata.

 

Segretaria Regionale

Simona Sampaolesi