Oggi, Domenica 15 Gennaio 2017 alle ore 10.00, i Gruppi della Milizia dell’Immacolata – Marche , si sono riuniti c/o una sala del Convento – Santuario San Giuseppe da Copertino a Osimo, per vivere il 5° incontro di Formazione “Educarci a servire: l’animatore ed i nuovi orizzonti dell’evangelizzazione per ripartire con forza e fiducia”.

L’incontro ha avuto inizio con un momento di preghiera, in cui in unità abbiamo recitato le Lodi Mattutine. I gruppi Mi presenti sono molti e in totale hanno partecipato all’incontro 90 persone.

In apertura della giornata interviene p. Sergio Cognigni Assistente Regionale della M.I. Marche, il quale fa un saluto all’Assemblea e ricorda che tutti i responsabili dei gruppi M.I. presenti sono stati chiamati da Dio e che sono qui per formarsi, in quanto attraverso una preparazione possano uscire dalla logica del mondo per servire seguendo la logica del Padre.

La formazione è per tutti noi militi indispensabile per non cadere nella logica dell’ateismo, del profitto, ma per divenire sempre di più lo specchio di Dio. Tutti noi dobbiamo renderci conto che Dio non ha bisogno di persone che lavorano per Lui, bensì ha necessità che testimoniamo con coraggio la nostra fede e i valori che Gesù ci ha insegnato.

I responsabili sono chiamati a guidare i gruppi M.I. con autorità , non per comandare, ma per aiutare i propri fratelli di fede a fare la volontà di Dio.

A questo punto, il Presidente Regionale Giovanni Gentilini presenta e saluta la Presidente Nazionale Margherita Perchinelli, la quale è venuta a trovarci inaspettatamente, regalandoci la gioia della sua presenza. In seguito, egli ha presentato la relatrice Lucia Catalano Missionaria dell’Immacolata – PK di Bologna.

Lucia Catalano ha sviluppato il tema “L’animatore M.I. attratto dai nuovi orizzonti dell’evangelizzazione: sfide ed opportunità.”

(Il video integrale della relazione lo trovate qui)

Ella ci parlerà di frontiere che nel nostro mondo ce ne sono veramente tante, in particolare ci invita a riflettere sulla M.I. come movimento inserito nel contesto attuale, dell’uomo di oggi e di come possiamo vivere l’eredità di Padre Kolbe. Siamo chiamati a guardare il nuovo che c’è senza paura.

Una domanda che dovremmo porci è: “Come stiamo vivendo il nuovo sia in senso generale che Ecclesiale?” Mons. Bagnasco ci invita a ritornare alle nostre realtà quotidiane senza paura, cercando di vedere in esse l’operosità dello Spirito Santo e la fedeltà che Dio continua a manifestare all’umanità.

Anche oggi, l’uomo, è chiamato a cogliere i segni dei tempi, ma come si può fare?

Questo è un compito impegnativo e ci sentiamo smarriti. Nel mondo del web c’è tanto caos, siamo bombardati da tante informazioni, le quali vengono poste tutte sullo stesso livello … tutte con la stessa importanza, anzi a volte gli aspetti più umani e valoriali vengono lasciati in secondo piano, ma è proprio qui che siamo chiamati a leggere i segni dei tempi … la presenza di Dio.

Noi che siamo qui presenti siamo nati nell’era analogica, ma ora siamo immersi nella realtà digitale … si apre così una nuova frontiera, nella quale le informazioni sono reticolari.

La comunicazione abbraccia tutto l’uomo, il quale viene catapultato in nuove frontiere che si aprono di fronte a lui e si ampliano sempre di più … questo lo aveva pensato anche Padre Kolbe. Noi siamo chiamati ad abbattere le frontiere perché per Dio non esistono, in quanto ci sono solo orizzonti aperti e infiniti.

Sorge una domanda:”Dove dobbiamo lavorare noi militi?

Nel mondo del web in tutte le sue forme e sfaccettature … il web diviene il nostro oggetto del desiderio, il quale però ci fa vivere immersi in continui paradossi:

  • Giriamo il mondo con un clik, ma costruiamo barriere per il prossimo;
  • Condividiamo tutto, ma abbiamo paura dell’altro;
  • Migliora la vita delle persone, ma ci sono uomini che muoiono di freddo;
  • Le persone si mettono in fila per acquistare l’ultimo Iphone, ma sono in crisi economica;
  • I bambini ne sanno più di noi, ma sapere non equivale a sapienza.

Spesso ci domandiamo “ Dov’è Dio in tutto questo? Dov’è la Chiesa? La M.I. dove sta?

La M.I. deve stare in questo mondo pieno di contraddizioni … non da altre parti … non ripiegata nel passato.

Padre Kolbe fondò la M.I. il 16 Ottobre del 1917 e affermava che dobbiamo usare tutti i mezzi legittimi per condurre l’uomo a Dio, ed essi sono:

  • La Medaglia;
  • Il Cavaliere;
  • La radio.

Oggi noi militi abbiamo i seguenti strumenti:

  • La Medaglia;
  • Il Cavaliere;
  • Il web.

San Massimiliano Maria Kolbe non aveva paura delle novità, egli era convinto che ogni mezzo poteva essere usato per far conoscere a tutti gli uomini l’Immacolata, per portarli a Dio attraverso di Lei. Egli, se fosse qui, userebbe ogni mezzo (web, facebook, twitter, ecc.) senza paura.

Come possiamo comunicare?

Tutti noi dovremmo chiederci dove e come usare il web … non possiamo essere in tutto senza senso … bisogna discernere e valutare le nostre reali possibilità e forze. Siamo chiamati a focalizzare la nostra attenzione su come comunicare e non su cosa.

Esistono tre aspetti della comunicazione che vanno considerati:

1)      CREATIVITA’: un messaggio sul web deve essere chiaro, conciso, concreto,creativo e credibile. Non è sufficiente solo il contenuto, ma è importante anche la forma. Per Kolbe la fonte della creatività ispiratrice è l’Immacolata.

2)      ASCOLTO: il comunicatore è colui che esce da se stesso e riesce a cogliere che dietro alla persona che usa i social c’è un bisogno, un desiderio che va colto … accolto. Lo stesso Kolbe ci ha insegnato come sia importante mettere l’altro al primo posto. Proviamo a chiederci: “l’Immacolata firmerebbe il nostro modo di comunicare?”.

3)      AUTENTICITA’:il messaggio è autentico quando ciò che trasmetto rispecchia ciò che sono realmente … ciò che metto in pratica nella mia vita … essere coerenti questo è autentico.

Questi tre aspetti ci suggeriscono come dobbiamo stare nel web, ma ci dobbiamo stare … dobbiamo entrarci. Tutti noi siamo chiamati a cogliere i bisogni e i desideri degli altri, solo dopo possiamo trasmettere dei contenuti.

Il mondo del web ci mette di fronte a delle sfide:

  • FORMAZIONE: siamo chiamati a formarci continuamente per consapevolizzare il cambiamento attuale e farlo nostro;
  • PREPARAZIONE: per acquisire i nuovi linguaggi che ci consentono di dialogare con tutti;
  • SUPERARE IL PULPITO: per entrare nella collettività;
  • INSIEME MA SOLI: siamo nella collettività, ma di fatto ci sentiamo soli.

Esso però ci offre anche delle opportunità:

  • MONDO CON UN CLIK: è un mezzo che mi permette di raggiungere chiunque e in ogni luogo;
  • I DESIDERI: il web può essere usato per il bene, ma anche per il male. I desideri possono essere molteplici:di relazione e prossimità;di bellezza e gratuità; di autenticità e affidabilità;di Dio.
  • RETE: ci permette di lavorare in rete, essere sempre connessi come in un tessuto.

Terminato l’intervento di Lucia Catalano, prende la parola p. Sergio Cognigni, il quale afferma che spesso utilizzando i social siamo in balia delle falsità, che spesso viviamo per vere senza porci lo scrupolo di verificarle. Quindi da un lato siamo succubi del web, ma dall’altro ci chiudiamo nella nostra rete di nicchia. Importante è ritornare alla radicalità del Vangelo … lì sta la Verità … la chiave del nostro discernimento. Siamo chiamati con serietà umiltà, responsabilità ed apertura a vivere questo nuovo contesto nel quale ci troviamo ad operare. Viviamo un cambiamento epocale, ma noi militi siamo chiamati, non a sfuggirlo, bensì ad essere in esso una presenza viva.

Ultimati gli interventi si aprono i lavori di gruppo e il Presidente Regionale divide le persone presenti in 4 gruppi – lavoro:

  • Gruppo Rosso guidato da Massimo Camaioni e Cristina Bonifazi ;
  • Gruppo Verde guidato da Vincenzo Ricco e Simona Sampaolesi; e;
  • Gruppo Giallo guidato da Luca Capriotti e Rossella Petroselli;
  • Gruppo Bianco guidato da Giovanni Gentilini e Pina Carbini.

Questi gruppi, collocati in stanze diverse, dovranno fare un lavoro e delle riflessioni aiutati dalle seguenti domande:

  • Quali sono i tuoi sentimenti davanti al “nuovo” portato dalle tecnologie digitali e dal web? (ognuno dica spontaneamente una parola/sentimento senza commentarla). Fare una lista delle parole.
  • Individua una persona, vivente e non, che è per te un modello di comunicazione (escluso Gesù, Kolbe, papa Francesco, anche non legato al mondo cattolico o dei media).
  • Individua tre sfide e tre opportunità del “continente digitale” per la M.I. oggi.
  • Scrivi un tweet (140 caratteri + foto) per invitare a un incontro M.I..

Il frutto di questo lavoro verrà discusso nella seconda parte della giornata.

Alle ore 14.30 inizia la seconda parte dell’incontro di formazione con la recita di una decina del Santo Rosario.

Successivamente il Presidente Regionale Giovanni Gentilini comunica ai presenti delle informazioni:

  • Egli comunica che, data la vastità dell’Area del S. Vicino e la richiesta dei gruppi di essere seguiti, il Consiglio Regionale ha deciso di affiancare al responsabile di zona Vincenzo Ricco due animatori: Carlo Carletti per seguire Treia, Matelica, Apiro e Sassoferrato; Stefano Mancini per seguire Trodica di Morrovalle,Mogliano, Tolentino e San Severino Marche.
  • Ci sono due iniziative Regionali: la prima il 28 Gennaio 2017 a Tolentino; la seconda il 12 Febbraio 2017 a Pesaro;
  • Il 4-5 Marzo 2017 ci sarà il week-end spirituale a Loreto c/o la struttura dei Salesiani;
  • Viaggio a Fatima anche se momentaneamente non abbiamo elementi concreti da far presenti o pubblicizzare;
  • Pellegrinaggio in Polonia organizzato dalle Missionarie dell’Immacolata – PK di Bologna;
  • Il materiale oggi proposto dal Centro Regionale ha la finalità di farci conoscere sempre di più il nostro Padre fondatore.

A questo punto il Presidente regionale invita Margherita Perchinelli, Presidente Nazionale della M.I. di fare un intervento e un saluto. Ella ci ricorda due cose importanti:

  • L’abbonamento al Cavaliere come segno distintivo della nostra appartenenza alla M.I.;
  • L’appuntamento a Roma per il 16-17-18 Ottobre 2017 per festeggiare il centenario della Fondazione della Milizia dell’Immacolata.

Terminate le comunicazioni Giovanni Gentilini e Lucia Catalano chiamano i vari referenti del gruppo per esporre il loro lavoro, rispettando il seguente ordine:

  • Gruppo Rosso guidato da Massimo Camaioni e Cristina Bonifazi:

Nel lavoro di gruppo, in particolare si è evidenziata la sfida di avvicinare i giovani, l’importanza di un aggiornamento sull’uso del web e la necessità di una pagina facebook per interagire con l’altro. Mentre, il web viene visto come un luogo dove possiamo trovare le risposte alle nostre domande, condividere con l’altro la nostra spiritualità ribadendo la necessità di una pagina facebook. Il messaggio su tweet viene diversificato tra chi non è della M.I. “ Solo l’amore crea ti spiego perché-foto sole che sorge” da chi appartiene alla M.I. “Per te che stai leggendo Maria ti sta chiamando-foto Maria stilizzata”.

  • Gruppo Verde guidato da Vincenzo Ricco e Simona Sampaolesi :

Le persone nel corso del lavoro hanno fatto riferimento a se stesse e alle proprie esperienze personali, piuttosto che ad una riflessione generale. Fondamentalmente, la sfida riguarda l’evangelizzazione attraverso il web affrontando la paura di essere travolti dal caos in esso presente, dalla difficoltà di discernere il vero, di superare gli schemi per cercare di arrivare ad una strategia che ci permetta di comunicare con tutti senza cadere nelle banalizzazioni. Il mondo del web ci consente di giungere a tutti, specialmente ai giovani, ci dà l’opportunità di far conoscere la nostra spiritualità. Per quanto riguarda il messaggio su tweet ce ne sono stati diversi: “C’è un abbraccio che ti aspetta -foto Immacolata o due mani aperte”; “Ti senti solo? Vieni qui c’è un abbraccio che ti aspetta”; “Vuoi sapere qual è il vero amore?… – foto Kolbe”; “ foto di uno sguardo”.

  • Gruppo Giallo guidato da Luca Capriotti e Rossella Petroselli:

Nel lavoro è scaturito che la sfida maggiore che ci pone il web andare incontro all’altro, dialogare specialmente con i giovani,saper filtrare le informazioni in esso contenute, mentre ci offre varie opportunità come blog o pagine facebook attraverso le quali dialogare e scambiare le informazioni, svolgere videoconferenze. Il tweet da postare potrebbe essere “Se non vuoi sentirti solo prendi le mani di Maria … Lei ti guiderà”.

  • Gruppo Blu guidato da Giovanni Gentilini e Pina Carbini:

Il lavoro del gruppo ha identificato tra le sfide del web il vincere la paura di entrarvi, seguire i giovani e la velocità del sistema stesso. Ma dall’altra parte ci offre l’opportunità di far conoscere Maria, di comunicare con chi si sente profondamente solo, cercando di condividere la propria quotidianità. Il tweet da postare potrebbe essere: “La Milizia delle Marche invita tutti i militi a conoscere Maria e la Sua tenerezza”.

Terminata l’esposizione dei lavori, Lucia catalano sottolinea che la paura è stata l’elemento portante del discorso, ma precisa che essa può essere superata attraverso i modelli di comunicazione che noi abbiamo scelto di seguire. Nel mondo del web è importante condividere, non solo dare informazioni. Naturalmente, siamo chiamati a comprendere prima come il mondo digitale ha cambiato la nostra vita e le nostre relazioni, poi possiamo aprirci per condividere con l’altro.

Noi militi siamo chiamati a trasmettere fiducia e originalità … come avrebbe fatto Padre Kolbe.

Infine, interviene p. Sergio Cognigni per ricordarci che i nostri gruppi WhatsApp vanno usati con discernimento e chi guida lo stesso è chiamato a monitorarlo per intervenire in quando è richiesto. Attraverso di esso, come di altre modalità digitali, noi della M.I. siamo chiamati a proporre il bene … a combattere il male con il bene come ha fatto Padre Kolbe. Egli all’interno del campo di concentramento ha combattuto il male con il dono di sé per amore dell’altro … dobbiamo essere credibili … siamo chiamati ad essere veri … sempre … in ogni contesto nel quale siamo inseriti.

L’assemblea al termine della giornata si è trasferita in Cripta per partecipare alla Santa Messa chiedendo a Gesù, attraverso l’aiuto materno di Maria, di saper raggiungere con i mezzi dei nostri tempi i cuori di tutte le persone … senza paure … guidati dall’amore per l’altro.

 

Il Consiglio Regionale augura a tutti di riscoprire la propria identità di militi per essere evangelizzatori di fiducia e speranza in un mondo immerso nel caos.

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