Oggi, Sabato 24 Settembre 2022 alle ore 15.30 c/o la Basilica di S. Giuseppe da Copertino di Osimo, si è tenuta la consegna del Mandato per l’Anno Associativo 2022-2023, della Milizia dell’Immacolata della Regione Marche.

Iniziamo l’incontro con una preghiera, in seguito p. Sergiu Chelaru Assistente Regionale della MI delle Marche sottolinea l’importanza della giornata del Mandato, in quanto essa è un momento in cui il milite rinnova il suo per continuare con impegno il cammino sociale iniziato, in unità con la Chiesa.

Il tema guida dell’anno sociale 2021-2022 è “Con San Massimiliano per una Chiesa di comunione, partecipazione e missione”. Che cosa vuole dirci il suddetto tema? Esso ci suggerisce che tutta la MI è chiamata ad unirsi con la Chiesa, con il suo sentire, con la sua missione, nella preghiera. Il nostro cammino è unito con quello della Chiesa, noi apparteniamo ad essa.

A questo punto la parola passa al Presidente Regionale Giovanni Gentilini, il quale saluta i Gruppi MI presenti all’incontro.

In totale sono stati presenti 70 militi.

Dalla sua esperienza, il Presidente Regionale ricorda l’importanza di rispettare i ruoli che i nostri fratelli hanno ricevuto come chiamata da parte dell’Immacolata, di collaborare tutti insieme per la realizzazione del progetto della nostra Mamma Celeste.

Molti gruppi MI hanno vissuto o stanno vivendo un momento di difficoltà, in questi momenti come ci suggerisce lo Psicologo Giorgio Paglia, siamo chiamati a riscoprire il carisma del nostro Padre Fondatore, il quale va conosciuto per poter seguire le sue orme.

Giovanni Gentilini sottolinea l’importanza di abbonarsi al Cavaliere, fondamentale strumento di diffusione del nostro carisma, San Massimiliano Kolbe attribuiva allo stesso una funzione di apostolato e di formazione fondamentale per il milite.

Egli ribadisce l’importanza di mantenere un filo di comunicazione tra il Centro regionale e il Gruppo MI, questo per avere la consapevolezza di cosa sta succedendo nel suo cammino, i cambiamenti attuati, le attività svolte, per creare uno storico che possa essere trasmesso ai nostri successori.

1. Consacrazione

Nel Mandato dell’anno 2022-2023 proponiamo nuovamente percorsi di formazione in preparazione alla Consacrazione/Affidamento a Maria che si attiveranno in diverse realtà marchigiane.

Gli argomenti necessari per chi si avvicina alla conoscenza della spiritualità della Milizia dell’Immacolata sono:

  • Consacrazione Battesimale e totale affidamento all’Immacolata;
  • Maria nella sacra scrittura e nel Magistero della Chiesa;
  • Maria nel piano della salvezza, delle apparizioni;
  • San Massimiliano Kolbe figlio di S. Francesco di Assisi;
  • Significato dell’essere militi e ragioni per affidarsi totalmente all’Immacolata;
  • San Massimiliano Kolbe profeta dei nostri difficili tempi;
  • La Milizia dell’Immacolata e la Medaglia Miracolosa.

2. La Formazione:

Nel corso del nuovo anno associativo proponiamo una formazione rivolta a tutti i militi per crescere sia a livello di conoscenze/competenze che spiritualmente. Essa sarà così articolata:

13 novembre 2022   “La Milizia dell’Immacolata nella Chiesa di oggi”

12 Marzo 2023         “Lo spirito di servizio nella Milizia dell’Immacolata.”

14 Maggio 2023        Formazione/Convegno

 

3. Weekend di Spiritualità:

Desideriamo proporvi un week-end di preghiera, rivolto a tutti i responsabili dei gruppi M.I. Regionale, Locali e a tutti i Militi di che hanno voglia di cercare Dio. Il Consiglio Regionale organizza questi due giorni di preghiera a Loreto nel mese di Marzo 2023.

Tutte le formazioni e le giornate di Spiritualità si terranno a Loreto c/o la struttura dei Salesiani.

Il Presidente Regionale ci informa che, per finanziare il Centro Regionale, si è pensato di realizzare dei Calendari per l’anno 2023, appena stampati vi daremo notizie su come ordinarli e riceverli.

Egli informa i presenti che sono stati rinnovati diversi Consigli locali, alcuni che sono in difficoltà a causa del numero di persone non sufficienti per poter votare hanno ricevuto un Mandato breve di 8 mesi, nei quali cercare di risollevare le sorti del gruppo. Importante nel rinnovo dei Consigli è di seguire le norme presenti nel Direttorio Nazionale, non si possono fare nomine a “moto proprio” non è corretto.

 Il Presidente termina nell’esporre il programma dell’anno sociale 2022/23 con il dire che dobbiamo continuare il cammino intrapreso da diversi anni, la formazione è molto importante per crescere come militi e, in particolare, per essere un responsabile, senza un’adeguata preparazione rischieremo di far chiudere i gruppi a noi affidati. Bisogna fare più comunione e unità tra noi e con i Nostri Responsabili di ogni grado.

Dobbiamo Avere il sorriso nella bocca per farci riconoscere che siamo diversi, dobbiamo Essere positivi, avere un atteggiamento positivo perché diamo sicurezza agli altri.

Non dobbiamo lamentarci, parlare sconvenientemente degli altri che sono  persone prescelte da Dio e dai Militi, ma dobbiamo Amarci, Coccolarci, Rispettarci lo dobbiamo fare per noi e i nostri Militi Locali, Regionali e ecc.

Premiare chi è disponibile nel lavorare e servire, nella missione che gli Statuti Nazionale ci chiede.

I militi delle Marche devono trasmettere la positività anche se nel nostro cammino ci sono le prove e le difficoltà, dobbiamo essere militi credibili nel cammino che stiamo facendo, non siamo venditori di fumo, ma persone attendibili, responsabili inseriti nella Comunità Cristiana.

Abbiamo alle spalle 100 anni di vita, ma non li dimostriamo, se Noi cambiamo il nostro modo di agire rifiorirà la Milizia delle Marche, oppure, sarà la sua Morte.

«ogni generazione deve aggiungere la propria fatica e i frutti di tale fatica a quelli delle generazioni precedenti.» (Sk 486).

Noi che cosa aggiungeremo?

P. Sergiu Chelaru ci spiega il significato del simbolo che tra poco riceveremo, ovvero, la Croce di S. Damiano. Essa ha una radice antica e vuole sottolineare che Cristo è vivo, è Risorto! Dio disse a Francesco “Francesco va e ripara la mia casa”. Qui nasce la sua vocazione, Dio desidera servirsi di lui per un grande progetto.

La conversione di S. Francesco inizia in mezzo ai lebbrosi dove con essi vince se stesso, le sue paure, le sue reticenze. Egli vide Cristo nel lebbroso così come vide nel Crocifisso un Dio che soffre per ognuno di noi. La sua missione è quella di riportare la Chiesa al Vangelo… Francesco porta il Vangelo incarnandolo nel suo stile di vita.

Noi che siamo uniti qui, oggi, rinnoviamo il nostro sì a questa missione di portare il Vangelo, vivendolo. Nei momenti difficili ascolteremo Dio che ci suggerirà di riparare noi stessi, per poi la Sua Chiesa. Attraverso la nostra missione portiamo con gioia l’annuncio del Vangelo.

A questo punto, ogni milite presente riceve al collo la Croce di San Damiano che ci ricorda di rinnovare ogni giorno il nostro Sì a Dio attraverso Maria.

La consegna del Mandato termina con la celebrazione della S. Messa.

Nell’Omelia p. Sergiu focalizza l’attenzione sul Vangelo di Luca 16, 19-31 nel quale Gesù racconta, rivolgendosi ai Farisei, del ricco opulento che non si accorge del povero malato Lazzaro. Noi non possiamo accusare nessuno né il ricco per il suo benessere né il povero per la sua sofferenza.

La ricchezza è una benedizione di Dio, il problema del ricco è che banchettava in modo egoistico pensando solo a se stesso, tanto da non accorgersi del povero che chiedeva al portone della sua casa un aiuto. L’errore del ricco è stato quello di non aver condiviso la propria ricchezza.

Lazzaro per noi può essere gli emarginati, gli scartati, gli invisibili, ma anche persone a noi vicine o della nostra famiglia che non vediamo… non accogliamo il bisogno di aiuto.

Gesù ci vuole dire che siamo chiamati ad essere attenti al nostro fratello… dobbiamo essere presenti all’altro. Egli un giorno ci chiederà conto di quanto ci siamo spesi per nostro fratello. Inutile parlare tanto di Dio se poi non ci accorgiamo del nostro fratello che sta accanto a noi.

San Francesco ha incontrato Cristo nel lebbroso, allora chiediamo al Signore di avere occhi in gradi di vedere Lazzaro per essere capaci di curare le sue ferite.

Lo stesso San Massimiliano Maria Kolbe non si è mai risparmiato di lavorare per il bene dei fratelli rispondendo alla chiamata dell’Immacolata.

Lasciamoci con questa domanda: Cosa offriamo noi a Maria per portare avanti la sua opera?

 

Buon cammino di fede a tutti voi e ai vostri gruppi sotto la guida di Maria e sulle orme del nostro fondatore San Massimiliano Maria Kolbe.

 

Segretaria Regionale- Simona Sampaolesi

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