Il gruppo M.I. di Tolentino, questa sera Giovedì 28 Luglio 2016 alle ore 21.00 c/o la Chiesa “Santa Famiglia” ha organizzato un incontro tenuto da p. Massimo Giustozzo Priore della Basilica di San Nicola, il quale a breve lascerà la città per continuare il suo servizio di apostolato a Milano.

La Presidente del gruppo M.I. di Tolentino Annarita Cespi ha esteso l’invito a partecipare all’incontro tutti i gruppi M.I. dell’Area del S. Vicino, i quali hanno risposto con una presenza numerosa. Ella, all’inizio della serata ha salutato tutte le persone presenti in Chiesa, tra le quali don Jacopo Foglia, don Dino , il Presidente Regionale della M.I. – Marche Giovanni Gentilini, la Segretaria Regionale Simona Sampaolesi e i gruppi M.I. delle zone limitrofe: Trodica di Morrovalle, Treia, Apiro, Matelica, Mogliano e San Severino Marche.

Annarita Cespi, dopo i saluti, passa la parola a don Jacopo Foglia Assistente locale della Milizia dell’Immacolata , il quale ringrazia p. Massimo per la sua disponibilità e invita i presenti ad alzarsi per invocare, attraverso Maria, lo Spirito Santo perché scenda su di noi e apra il nostro cuore alle parole che ci presteremo ad ascoltare.

A questo punto p. Massimo Giustozzi, con la sua dolcezza prende la parola per parlarci di Maria, la nostra Mamma Celeste.

Egli afferma subito che il nostro amore per Maria è una venerazione e non un’ idolatria, anche p. Kolbe non era idolatra, ma vedeva la Madonna come l’icona perfetta del Vangelo … Ella è la pienezza del Vangelo … il Vangelo è Cristo.

Maria è il modello della fede cristiana ed è come noi … umana … è una semplice donna che ha fatto un’esperienza umile di Dio e attraverso essa dispensa delle sue grazie tutta l’umanità.

Ella ha un compito particolare è la figlia di Sion, colei che porterà la salvezza ad Israele … Lei è la speranza di tutti quelli che hanno fame e sete di giustizia.

La Madonna personifica il povero di cui parla sempre Gesù!

In Lei si realizza il progetto di Dio, attraverso il quale gli umili saranno innalzati e i superbi verranno abbassati. Ella comprende che le speranze profetizzate e attese nell’AT si sono realizzate nella sua maternità.

Lei è una donna povera perché umile e ricettiva … è piena della Parola di Dio e chi ama Lei va verso Gesù e non alla ricerca di visionari o di segni particolari.

Noi cristiani non ne facciamo un idolo, ma il modello della fede … la copia perfetta della fede.

Maria e Gesù sono legati in modo indissolubile, non solo sono madre e figlio, ma pregano e credono allo stesso modo … il Figlio ha donato la grazia alla Madre ed entrambi assumono lo stesso atteggiamento verso Dio, cioè si pongono a Lui con povertà.

Quando siamo invitati da Gesù e Maria a sentirci piccoli, non significa annullarsi, ma vuol dire essere forti e poveri rispetto alla logica umana … del mondo! Maria si è formata alla “scuola dei poveri”… povera perché ha solo Dio!

Noi siamo figli di Maria perché di fronte a Dio siamo a mani vuote, in quanto tutto ciò che Gli doniamo proviene da Lui … dalla Sua grazia, non dalle nostre facoltà.

Cosa significa essere poveri?

Essere poveri significa impegnarsi davanti alla vita … essere cristiani attivi nel realizzare la volontà del Signore.

Possiamo dire che Maria abbassa i superbi?

Per rispondere a questa domanda è necessario mettere in gioco la nostra fede, p. Kolbe lo ha sperimentato proprio nel suo atto d’amore supremo donando la sua vita per un fratello. Attraverso Maria possiamo gustare un Dio che abbassa i superbi e innalza gli umili già in questa vita.

Il Vangelo è oggi … è attuale non dopo la morte.

Maria ha sentito che con il suo Sì la Sua vita cambiava … proprio in quel momento!

Il suo Sì è la copia perfetta del quel Sì che siamo chiamati … amorevolmente invitati a dire anche noi.

Noi credenti abbiamo scambiato la fede per un semplice servilismo … preghiamo perché Dio realizzi la Sua volontà e ci mettiamo in una posizione di inattività, mentre Maria è una donna attiva … Gesù entrando in Lei ha cambiato la Sua vita e quella dell’intera umanità.

L’angelo Le chiede se crede nella potenza di Dio e Lei dice di Sì cambiando la storia umana.

La Madonna ha una fede che la conduce ad abbandonarsi completamente a Dio, mentre la nostra fede è macchiata dalla nostra volontà! Lei ha cambiato la storia dell’umanità e chi crede in Lei è un uomo e una donna con una fede forte.

Essere forti non significa essere perfetti, bensì avere fiducia in Dio e nella Sua volontà.

Monfort asseriva che Maria vuole renderci come Gesù … la copia perfetta del Suo amato Figlio.

Maria è la copia perfetta del credente perché la fede è umile, povera, cioè conduce l’uomo ad avere solo Dio al centro della vita … a lavorare per Lui senza preoccuparsi di nulla. Per questo è importante che ci mettiamo all’ascolto della Parola di Cristo … che facciamo spazio a Gesù nella nostra vita.

Il Sì di Maria si è dilatato in su tutta l’umanità e Lei ci chiede di fare la stessa cosa … il nostro Sì, oggi, cambia la nostra vita e quella di coloro che incontriamo.

Il Sì è una risonanza esterna che riflette una gioia interiore dovuta al Sì che abbiamo detto a Dio.

Tutti noi, qui presenti, siamo militi perché abbiamo creduto nella sfida a cui Maria ci ha chiamati, cioè a dire il nostro Sì come ha fatto Lei per divenire degli strumenti nelle mani di Dio e partecipare alla realizzazione del Suo piano salvifico.

La Milizia dell’Immacolata è missionaria … e noi militi dobbiamo portare Cristo nel mondo … dare testimonianza con la nostra vita della presenza di Gesù.

La Milizia dell’Immacolata sta crescendo tanto, ma non avrebbe potuto fare nulla se non avesse creduto nella potenza del Signore e non si fosse completamente abbandonata a Lui e alla Sua volontà.

Padre Massimo ha concluso così il suo intervento … grazie per le tue parole incoraggianti come una carezza al cuore … il tuo Sì ha cambiato le nostre vite e il nostro essere credenti … credenti responsabili e sempre più innamorati di Maria e attraverso Lei di Gesù e della Chiesa che Lui ci ha donato.

Ciao p. Massimo … a presto!

 

Segretaria Regionale

Simona Sampaolesi

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