Nel lontano 14 Luglio 1919, il nostro amato San Massimiliano Maria Kolbe, prima di rientrare nella sua patria, la Polonia, ha deciso di passare presso la Santa Casa di Loreto per affidare a Maria la Milizia dell’Immacolata, dopo due anni dalla sua fondazione.

Il movimento mariano da lui fondato ha lo scopo di lottare il male nel mondo e nel nostro cuore attraverso l’affidamento di tutto se stessi all’Immacolata, per divenire dei pennelli nelle sue mani, cercando di portare sempre più anime a Dio e alla salvezza. Il male di questo mondo per Padre Kolbe non si combatte con le armi, la violenza o vane discussioni, bensì con la preghiera e con la testimonianza del Vangelo di Gesù attraverso l’esempio di vita.

Dopo 100 anni, oggi 14 Luglio 2019, la Milizia dell’Immacolata delle Marche si è riunita nella Basilica di Loreto, dove circa 150 militi si sono prostrati davanti alla finestra della Santa Casa dove l’Angelo apparve a Maria per darle l’annuncio che il Verbo si sarebbe incarnato in Lei … Ella con tutto l’amore del cuore e con profonda generosità e gratitudine, qui ha detto il suo ECCOMI. Un sì che avrebbe cambiato l’intera storia dell’uomo!

Il Vescovo Mons. Fabio Dal Cin ci ha fatto il dono di celebrare la Santa Messa Pontificale, per festeggiare con noi questo momento saliente del nostro cammino spirituale.

Il Vangelo di questa Domenica ( Lc 10,25-37) ci ricorda la Parabola del buon Samaritano, la quale è talmente chiara che non si ha bisogno di commentarla, il vero cristiano è chiamato solo a metterla in pratica.

Come?

Attraverso il dono di se stessi per amore dell’altro, senza farci vincere da timori o paure. Gesù infatti ci dice “ Va e fai lo stesso!”.

La paura ci riconduce proprio alla Seconda Lettura ( Col 1,15-20), nella quale S. Paolo afferma che l’uomo deve ritrovare la centralità della propria fede in Cristo e nel suo insegnamento e non in mere superstizioni.

L’Apostolo Paolo sottolinea che ogni cosa è stata creata per Cristo e attraverso Cristo, per cui Egli è l’unico che merita la nostra totale adorazione. Il problema è che gli uomini tendevano ad attribuire alla creazione e al genere umano un potere superiore a quello di Gesù.

Gesù, invece, è al disopra di tutto … Egli collabora con il Padre all’opera creativa di ogni forma vivente e inanimata. Cristo ha il potere di liberarci da tutte le nostre paure, la sua Unicità ci sgancia da ogni forma di timore e laccio.

Come possiamo applicare le parole di S. Paolo alla nostra vita di cristiani?

Semplice, molte volte il cristiano di oggi si fa vincere dal timore e dalle incertezze a tal punto che si affida a presunti sensitivi, guaritori e astrologhi, ma questo è indice che non crediamo all’Unicità di Gesù e al fatto che Lui è l’unico nostro Salvatore.

Il cristiano deve riappropriarsi  della fede semplice e concreta, in caso contrario rischia di aprire le porte ai demoni. Spesso quando togliamo Dio dal cielo, questo si riempie di tanti idoli che ci portano alla confusione e alla perdita dell’obiettivo del cammino fede: Gesù il Salvatore.

Tutti noi siamo chiamati ad annunciare Cristo, il Vivente e il Risorto, l’unico che ha il potere di salvare le nostre anime.

Noi che siamo devoti a Maria preghiamola sempre di più perché ci conduca a Gesù … Lei ci conduce sempre al Figlio se noi glielo chiediamo con fede.

Noi militi dovremmo avere sempre chiara l’Unicità e la Potenza di Cristo, a volte il nostro cuore è rapito da turbamenti, dubbi e perdiamo la speranza … altre volte ci abbattiamo di fronte agli ostacoli, alle divisioni e alle discordie, allora, guardiamo a Gesù certi che la sua Potenza e la sua Forza vincerà su ogni nostra fragilità … fermerà la tempesta del cuore … scioglierà ogni ostacolo … vincerà su ogni trama tessuta dal male!

Grazie Maria perché dopo 100 anni, noi eredi di Padre Kolbe, siamo ancora qui ai piedi della tua casa a chiederti di aiutarci in questa opera grande utile alla salvezza di ogni anima presente su questa terra … proteggici … consolaci … guida il nostro cammino di fede.

 

 

Simona Sampaolesi

 

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