La Medaglia Miracolosa
Che
cos’è? E’
stata coniata per volontà della Madonna espressa a S. Caterina Labouré
nell’apparizione del 27 novembre 1830 (140, Rue de Bac): «Fa’
coniare una Medaglia su questo modello: le persone che la porteranno riceveranno
grandi grazie; le grazie saranno più abbondanti per le persone che la
porteranno con fiducia».
Sul diritto
della Medaglia suor Caterina aveva
visto la Madonna biancovestita, con le braccia distese sul mondo, le dita delle
mani emananti fasci di luce di vario splendore; e le parole:
«O
Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo».
Sul
rovescio, fra dodici stelle, la lettera M sormontata da una croce e, sotto, il
Cuore di Gesù circondato da una corona di spine e il Cuore di Maria trafitto da
una spada. Ufficialmente approvata dalla Chiesa, la Medaglia Miracolosa si è
diffusa dovunque e nessuno può contare le ‘grandi grazie’ ottenute.
Il
dogma dell’Immacolata Concezione. La
verità di fede espressa dalle parole incise sulla Medaglia Miracolosa
anticipava la solenne definizione della Chiesa fatta da Pio IX l’8 dicembre
1854, confermata poi dalla Madonna a Lourdes nel 1858 con le parole dette a
Bernardette: «Io sono l’Immacolata
Concezione». In questa verità si evidenziano almeno tre dei privilegi di
cui è ricca la Madonna: l’Immacolatezza della Sua Concezione, la Sua
Mediazione universale, la Sua regalità. Così Maria è a pieno diritto nel
‘Mistero di Cristo e della Chiesa’.
La Milizia dell’Immacolata e la Medaglia Miracolosa. Nel
solco della tradizione francescana, il “mistero dell’Immacolata
Concezione” di Maria diviene per P.Kolbe un ideale
di vita e di apostolato. Turbato dalle intemperanze di quei tempi contro la
Chiesa e il Papa, fonda a Roma il 16 ottobre 1917 la M.I., un movimento
francescano mariano missionario, aperto a tutti i cristiani. “San
Francesco – scrive P.Kolbe – è il
modello del missionario e il suo esempio spinge all’apostolato diretto alla
salvezza e alla santificazione delle anime”. (cf. SK. 299)
P. Alfonso
M. Ratisbonne l'ebreo convertito da Maria
Tra le
più note, la conversione dell’ebreo Alfonso
Ratisbonne, il 20 gennaio 1842, a Roma, nella chiesa di S. Andrea delle
Fratte: conversione che suscitò 75 anni dopo nel giovane Massimiliano Kolbe una
delle più forti spinte a fondare la Milizia
dell’Immacolata (M.I.).
Quasi per scommessa... Due
uomini discutono serenamente tra loro, in una villa di Roma. L'uno
è il barone De Bussières. L'altro è il giovane Alfonso Ratisbonne, ebreo.
Siamo nel 1842.
Stanno
dicendo:
-
Vediamo
di che si tratta? -risponde il giovane.
-
Semplicemente
di questo; accettare di portare indosso questa medaglia. Secondo il vostro modo
di vedere, la cosa dovrebbe essere del tutto indifferente, mentre a me
recherebbe un grande piacere.
-
Se
è così, per dimostrarvi che gli ebrei non sono poi tanto ostinati e testardi
come si crede, accetto di portare la vostra medaglia.
Chi
è Alfonso Ratisbonne?
Si
era lasciato mettere al collo la Medaglia e ci aveva scherzato sopra, ma già
non ci pensava più.
La
notte di quello stesso giorno, svegliatosi di soprassalto, Alfonso vide alta
dinanzi a sé l'immagine di una grande Croce, di forma particolare, senza Gesù
Crocifisso, che egli inutilmente tentò di scacciare.
Il
giorno seguente, stranamente, Alfonso si sentì spinto ad accompagnare lo stesso
amico De Bussières alla Chiesa di S. Andrea delle Fratte, dove il barone aveva
da sbrigare una commissione di lavoro.
La
carrozza si fermò sulla piazzetta della Chiesa. Scesero tutti e due. Il barone
entrò in Chiesa e si recò subito in sacrestia per incontrarsi con le persone
interessate alla commissione. Alfonso, invece, dapprima esitante, entrò poi
anche lui nella Chiesa. E si trovò solo, distratto e vuoto.
Proprio
la Vergine della Medaglia Miracolosa era dunque apparsa ad Alfonso Ratisbonne
quel giovedì 20 gennaio 1842.
75
anni più tardi. Il 20 gennaio 1917, a Roma, nella Cappella del Collegio
Internazionale dei Frati Minori Conventuali, il Padre Rettore sta raccontando ai
giovani frati l'episodio della prodigiosa conversione dell'ebreo Alfonso
Ratisbonne, divenuto poi gran Servo di Dio e morto in concetto di santità.
Tra
questi c'è un giovane straordinario è fra Massimiliano Maria Kolbe, l'ardente
innamorato dell'Immacolata, colui che darà vita al Movimento mariano più vasto
dell'epoca moderna, la 'Milizia dell'Immacolata', un esercito di cavalieri
schierati in campo sotto la guida dell'Immacolata, la Celeste Condottiera e
Invincibile guerriera che "schiaccerà il capo" al nemico (Gn 3,15).
Con
estremo interesse fra Massimiliano ascolta il racconto della conversione di
Alfonso Ratisbonne. Ne rimane visibilmente commosso. si rende conto del valore
della Medaglia Miracolosa, di cui l'Immacolata si serve per operare fatti di
grazia anche portentosi.
Da
quel 20 gennaio, inoltre, fra Massimiliano amò di un amore speciale la Chiesa
di S. Andrea delle Fratte; la visitava frequentemente e vi sostava in devota
orazione. Quando divenne Sacerdote, infine, volle celebrare la sua prima S.
Messa il 29 aprile 1918, all'altare dove la Madonna era apparsa all'ebreo Alfonso
Ratisbonne.
Un busto marmoreo ricorda all'avvenimento