Parrocchia "San Pietro in San Francesco" (San Francesco alle Scale) Scalone San Francesco, 8 - 60121 ANCONA - Tel e fax: 071-205769 Aperture pomeridiane : martedì e giovedì dalle 17.00 alle 19.00
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LA CONSACRAZIONE all'IMMACOLATAOgni anno l'8 dicembre per i nuovi iscritti e per il rinnovo dei già 'militi'
ore 17.30 S. Rosario - ore 18.00 S. Messa 'San Francesco alle Scale' - Ancona e Santuario di 'San Giuseppe da Copertino' - Osimo
«Il vero programma della 'Milizia dell'Immacolata' è la consacrazione»In passato si parlava di Maria ma sempre come una realtà a se stante, non La si collocava accanto a Gesù, quindi la consacrazione, per un certo periodo, è stata vista con molto sospetto come una "pietra d’inciampo". Lo Spirito Santo attraverso la consacrazione ci apre un orizzonte, ci fa capire che sono figlio di Dio. Quando lo Spirito scende, c’è Maria nel Cenacolo con loro, e questa presenza è molto significativa, è ancora Lei che riallaccia tutto il senso della storia della salvezza come collaboratrice di Gesù, ed è Lei che riceve la pienezza dello Spirito Santo, perché è Sposa dello Spirito Santo. Massimiliano Kolbe ci ha detto: ‘Più veneri Maria, più veneri lo Spirito Santo; più veneri lo Spirito Santo più veneri Maria’, cioè è Lei che praticamente ci aiuta a capire la pienezza dello Spirito Santo, è Lei che ci aiuta a capire il senso della nostra consacrazione come dono e come risposta. - La prima condizione per appartenere alla ‘Milizia dell'Immacolata’: "offerta totale di se stesso alla Beata Vergine Maria Immacolata, come strumento nelle sue mani immacolate".
Si chiama «Milizia», perché coloro che si consacrano all'Immacolata in modo così completo desiderano mettere l'accento sull'intenzione di cancellare qualsiasi restrizione non solo quanto all'estensione, ma anche quanto all'intensità di tale donazione; desiderano così mettere l'accento sulla loro volontà di ardere sempre di più d'amore verso Lei, per irradiare sempre più anche nell'ambiente circostante, illuminare con il loro splendore e ricordare con il loro entusiasmo il maggior numero possibile di anime... conquistare all'Immacolata al più presto possibile, il mondo intero e ogni singola anima senza alcuna eccezione" [SK. 1324]. Il termine «Milizia» è usato in senso metaforico nell’intera vita di Cristo, è stato letto come un combattimento contro Satana, il nemico di Dio e dell’uomo, come lo chiamò Gesù, combattimento nel principio della Genesi cap.3, e che si consuma sul Golgota dove Satana si avventò contro il ‘calcagno’ del Segno della Donna, cioè Cristo, ma Lei (l’Immacolata) gli schiacciò la testa».
Si chiama «dell'Immacolata», perché i suoi membri si donano all'Immacolata senza alcuna riserva e sotto ogni aspetto, senza alcuna eccezione. Di Lei desideriamo essere servi e figli e schiavi d'amore e cosa e proprietà e strumenti docili e tutto ciò che in qualunque tempo l'amore verso Lei suggerisce al cuore di qualsiasi persona che la ama. In una parola, desideriamo appartenere a Lei sotto ogni aspetto, essere suoi secondo tutto il significato di questa espressione... Pensiamo alla consacrazione di Gesù Cristo, il consacrato per eccellenza, pensate a Maria, che è consacrata per collaborare in un modo unico alla Redenzione... Gesù chiede di consacrare gli Apostoli perché abbiamo a continuare nel mondo la missione, simile alla Sua: ‘Andate e annunciate…’. I militi sono consacrati come missione, per andare, annunciare e portare il Vangelo.
In San Massimiliano, il senso di consacrazione è reso ancor più trasparente e ci appropriamo di questo ‘testamento’ che Padre Kolbe ha suggellato con la sua vita, rendendola ancora più sacra e viviamo senza ‘equivoci’, senza distorsioni mentali, l’importante che sia una risposta, sempre più grande, sempre più piena all’iniziativa di Dio. La M.I. questa risposta riesce a darla attraverso la consacrazione a Maria. Identificare, inoltre il concetto di consacrazione con il concetto di missione, perché un milite non deve sentirsi ‘consacrato’ e basta, ma deve continuamente e costantemente essere in missione, come lo era Gesù e Maria. Lei, in attesa del Salvatore, si è messa al servizio e corre da sua cugina, perciò il fine della consacrazione è la missione che ognuno attuerà in base alle iniziative e all’aiuto che Maria potrà dare. Kolbe dice: ’Pregheremo insieme perché la Madonna ci indichi quale strada dobbiamo precorrere per avere anche coraggio e andare avanti’, è importante che ognuno nell’ambito della propria missione, attraverso creatività, coraggio trovare gli spazi e il modo di esprimersi. In proposito, padre Kolbe si domandava: "... soprattutto in questi tempi, Dio susciterà delle persone, le quali, per mezzo di una devozione particolare verso la ss. Vergine, santificheranno se stessi e non solo opporranno resistenza agli accaniti nemici di Dio, ma spazzeranno via dalla faccia della terra le eresie, le idolatrie, le empietà, edificheranno il tempio del vero Dio e sproneranno tutti alla vera devozione verso la Madre di Dio. Non è questo lo scopo di tutti i militi dell'Immacolata?" [SK 1129].
Per fare la consacrazione ci vuole un minino di preparazione, una conoscenza, in cui si scopre veramente la propria chiamata e dove si realizza la vocazione cristiana con l’aiuto di Maria, tenendo presente che Maria, non è un ostacolo, ma è una 'facilitazione'. Maria è Colei che più di ogni altra creatura può farci conoscere Gesù, perché l’obiettivo è Gesù Cristo, ed è la nostra vocazione cristiana. Il Papa in un'espressione del suo messaggio, dice: ‘La vocazione cristiana è incontrare Cristo amarlo e farlo amare’. Qui troviamo la nostra dimensione personale e missionaria. Chi può aiutarci ad incontrare Gesù Cristo?, solo l’Immacolata, perché chi più di Lei, ci aiuta a farlo amare?. Secondo le indicazioni di Padre Kolbe, nella M.I. la consacrazione può essere vissuta IN TRE MODI : - 1° singolarmente e spontaneamente, secondo lo Statuto originale redatto dal Fondatore medesimo: MI di 1° grado; - 2° in forma associativa, a norma dell'art. 1 dello Statuto generale: MI di 2° grado; - 3° in maniera totale e incondizionata, in organismi legittimamente autonomi, dediti in maniera esclusiva alla causa dell'Immacolata: MI di 3° grado. (Es. Istituti di religiosi ecc..)
Tutta la passione apostolica di San Massimiliano Kolbe il quale dice: ‘Noi non possiamo assolutamente riposare perché dobbiamo essere ‘consumati’ da questa passione, cioè far incontrare l’uomo con Gesù Cristo’, è questa l’attualità della Milizia dell'Immacolata nel suo contesto più vero e più autentico. Il male oggi, vuol dire ‘allontanamento da Dio’ e come milite, si deve far di tutto, perché la tua missione è quella di portare l’uomo a Dio. Solo Maria può aiutarci: è questa l’anima della MI. La Milizia dell'Immacolata diventa sempre più attuale, più i tempi diventano difficili, più in questo contesto va collocato il concetto di consacrazione, cioè la partecipazione e la collaborazione con Lei. La preghiera quotidiana è un ‘collaborare con Maria’, in quanto Lei è la prima Collaboratrice con Dio e con Gesù. La Sua consacrazione è quella di essere Madre e Corredentrice, quindi dare vita al Figlio ma nello stesso tempo, partecipare con il Figlio all’opera della Salvezza. Anche i discepoli sono consacrati per partecipare a questa missione e per questo che il milite si consacra. La consacrazione del milite diventa significativa e più ci si consacra e più diventa preso dalla ‘passione del Regno di Dio’.
Atto di consacrazione SOLENNE (composto da S. Massimiliano Maria Kolbe)
O Immacolata, Regina del Cielo e della terra, Rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l’intera economia della Misericordia, io (… dire il proprio nome…), indegno peccatore, mi prostro ai Tuoi piedi, supplicandoTi umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà Tua, e di fare ciò che Ti piace di me e di tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, di tutta la mia vita, morte ed eternità. Dispone pure, se vuoi, di tutto me stesso, senza alcuna riserva, per compiere ciò che è stato detto di Te: “Ella Ti schiaccerà il Capo” (Gn 3,15), come pure: “Tu sola hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero” (Lit.), affinché nelle Tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la Tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere in tal modo, quanto più è possibile, il benedetto Regno del SS. Cuore di Gesù. Dove Tu entri, infatti ottieni la grazia della conversione e santificazione, poiché ogni grazia scorre, attraverso le Tue mani, dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
V. Concedimi di lodarTi, o Vergine Santissima. R. Dammi forza contro i Tuoi nemici. (SK. 1331)
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